Quando i nazisti assumono il potere, il trentenne Erich Ohser cerca di iscriversi, come chiunque voglia continuare a lavorare per la stampa, alla Reichspressekammer. Ha realizzato alcune vignette che il regime non gli perdona e la sua richiesta viene respinta: gli viene in sostanza inflitto il divieto di esercitare il suo mestiere.
Bisogna arrangiarsi e Ohser coglie al volo l’opportunità offertagli dal settimanale “Berliner Illustrirte Zeitung”: il giornale sta cercando un fumetto paragonabile al Mickey Mouse disneyano. Ohser ha tutte le carte in regola per soddisfare la richiesta del committente: è un narratore straordinario cui le idee non hanno mai fatto difetto; è disposto a promettere che si terrà ben alla larga da qualsiasi riferimento politico; non ha paura di usare uno pseudonimo giacché non può firmare con il suo nome. Propone al giornale una serie di strisce che raccontano le vicende di un padre e di un figlio. Il titolo che propone è semplicissimo: Vater und Sohn, padre e figlio. Anche la firma in calce a ciascuna storia è un gioco di commovente semplicità: e.o.plauen, le iniziali del nome e la sua città natale, tutto in minuscolo.
Le strisce che raccontano le vicende umane di quel padre e di quel figlio riscuotono grande successo. Vengono raccolte annualmente in libri che vendono molto bene. Grazie al successo, Ohser riesce a lavorare sempre di più e con sempre meno interferenze da parte dei nazisti.
Nel 1940 è uno dei collaboratori di “Das Reich”, mensile con un’impronta liberale che offre spazio anche a voci critiche e ad autori non iscritti al partito.
Fino a qui tutto bene.
Il 28 marzo 1944 viene arrestato. Un vicino lo ha segnalato quale pericoloso eversore. Il processo davanti al Volksgerichtshof è fissato per il 6 aprile. Ohser si impicca nella sua cella poche ore prima che la farsa abbia inizio.
Il suo amico Erich Knauf, arrestato grazie al medesimo delatore, si presenta al processo presieduto da Roland Freisler, buffone vestito di giustizia famoso per l’inevitabilità delle sue condanne, e viene ammazzato il 2 maggio.
Di seguito una selezione di strisce di un gigante del fumetto di cui ci dimentichiamo troppo spesso.
Scrive e parla, da almeno un quarto di secolo e quasi mai a sproposito, di fumetto e illustrazione . Ha imparato a districarsi nella vita, a colpi di karate, crescendo al Lazzaretto di Senago. Nonostante non viva più al Lazzaretto ha mantenuto il pessimo carattere e frequenta ancora gente poco raccomandabile, tipo Boris, con il quale, dopo una serata di quelle che non ti ricordi come sono cominciate, ha deciso di prendersi cura di (Quasi).
Una risposta su “Vater und Sohn di e.o.plauen”
Fiorenzo Albani
Buongiorno.
Forse Le farà piacere sapere che ho pubblicato in Italia una selezione di “Padre e Figlio”: https://www.faeditore.it/451579796 🙂
Avevo incontrato queste storie durante un viaggio in Germania e mi sono innamorato.