Nel 2005 nasceva BeccoGiallo Editore, una casa editrice che per i buoni primi 10 anni di vita si è dedicata esclusivamente al giornalismo a fumetti. Io avevo fatto delle cose in quell’ambito: raccontato il G8 di Genova una striscia al giorno per il quotidiano “L’Ora di Palermo”; Nessun Futuro, un reportage in gif animate da Belgrado a un anno dai bombardamenti umanitari; una rubrica di commento alla realtà sul mensile “Tribù Astratte”. BeccoGiallo nasce a Oderzo, in provincia di Treviso, la città dove sono nato e cresciuto prima di trasferirmi a Padova. Era inevitabile che dovessimo conoscerci.
Un comune amico mi portò in redazione, un giorno. Avevano già incrociato i miei lavori, c’era l’interesse di fare qualcosa insieme, la scelta dopo un po’ di chiacchiere cadde su Porto Marghera. Porto Marghera è vicino a Padova e a Treviso, era possibile fare davvero un lavoro di giornalismo sul campo. Io avevo in mente W l’Italia, un programma televisivo di Riccardo Iacona che riusciva a rendere scorrevole l’informazione in TV, e basandomi su quel format ho realizzato il mio primo libro “lungo”. Che poi tanti lo chiamano graphic novel ma alla fine dei conti io, un romanzo, non l’ho mai scritto, faccio un lavoro proprio diverso, la mia composizione dei testi di un fumetto é più simile a un rimettere insieme i pezzi di un puzzle che un atto creativo.
Porto Marghera. La legge non é uguale per tutti esce nel 2007. Una delle cose più belle di quell’esperienza è una frase di Beatrice Bortolozzo, figlia dell’operaio a cui è dedicato il lavoro: «Sono venuti in tanti negli anni a proporci libri, fumetti, spettacoli teatrali. Arrivavano, chiedevano informazioni, sparivano. Tu sei l’unico che ho visto una volta per una chiacchiera ed é tornato sei mesi dopo con un libro stampato.»
Il libro è esaurito. Con l’editore, ogni tanto, pensiamo a una ristampa ma, ehi, non trattenete il fiato nell’attesa, non parliamo certo di un tema caldo. Per cui chissà, al momento posso proporvi di leggere insieme a distanza di tredici anni le prime pagine del mio primo lavoro “lungo”, che ben si adattano, penso, a un contenitore che si intitola microplastiche.
«Mio padre sputava sangue.
Cominciò così.»
Renato Agnoletto. Udienza preliminare del Processo al Petrolchimico.
Estratto da Porto Marghera: La legge non è uguale per tutti di Claudio Calia (BeccoGiallo, 2007).