Marzo 2023
Il 3 marzo compie cent’anni la rivista “Time”. Non riusciamo neanche più a sfogliarla da decenni, ma ci fa piacere lo stesso.
Il 10 si svolgono le elezioni presidenziali cinesi: terzo mandato per Xi Jinping.
Sempre il 10 fallisce la Silicon Valley Bank, sedicesima banca per dimensioni degli Stati Uniti: non falliva una banca di quelle dimensioni dalla crisi finanziaria del 2008.
Il 13 marzo il pontificato di papa Francesco compie 10 anni. La nostra indifferenza è totale.
Il 14 OpenAI lancia GPT-4 e si spande forte nell’aria l’odore del futuro delle Intelligenze Artificiali.
Il 17 la Corte penale internazionale emette un mandato di arresto contro Vladimir Putin e Marija L’vova-Belova, Commissario presidenziale per i diritti dell’infanzia della Russia. Non era mai successo prima che si spiccasse un mandato d’arresto contro un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: ce lo appunteremo nel quaderno segreto delle prime volte.
Il 23 World Athletics, la federazione internazionale dell’atletica leggera, in un impeto disforico, emette il divieto alle donne transessuali, che hanno attraversato una pubertà maschile, di accedere alle competizioni femminili.
Il 26 Benyamin Netanyahu licenzia il ministro della Difesa Yoav Gallant che, il giorno prima, aveva chiesto in un discorso pubblico di fermare la legge di riforma giudiziaria – una porcheria che fa sembrare bruscolini le leggi ad personam berlusconiane – in nome dell’unità nazionale. Scattano, in tutto il paese, proteste spontanee molto partecipate.
In marzo muoiono Wayne Shorter, Claire Etcherelli, Ian Falconer (ciao, Olivia) e Ryūichi Sakamoto.
Marzo di QUASI festeggia il secolo di Jacovitti ed è dedicato a “Cent’anni di salamitudine”. Dietro una strepitosa copertina di Andro Malis, ci sono interventi di Paolo, Francesco Pelosi, Alessandra Falca, Lella Parmigiani, Tonio Vinci, Boris, Federico Beghin (con un’intervista a Nedeljko Bajalica), Rosso Foxe, Titti Demi, e Alpraz. Raccontiamo nei minimi particolari un gigante del fumetto. Siccome siamo incontenibili, proseguono le rubriche del Baro e del Pelo, Carlotta Vacchelli intervista The Sando, ed esordisce Valerio Bindi con un articolo sull’uso delle AI nel fumetto.
Aprile 2023
Aprile dolce dormire, ma non per la NATO. Il 4 la Finlandia diventa il trentunesimo stato membro, in attesa del prossimo ingresso della Svezia. Si tratta di rafforzare le difese contro il confinante impero del male, difendendo il peggio che si custodisce nel proprio cuore. Finlandia e Svezia possono entrare nell’Alleanza grazie a un accordo firmato con il presidente turco Erdogan, che ha finalmente tolto il veto al loro ingresso. Questo accordo, firmato il 28 giugno 2022 prevede che i due paesi rinuncino a qualsiasi forma di sostegno alla popolazione curda, a partire dagli asili politici. Seguiranno estradizioni, vendite d’armi, stermini e totale devastazione in Kurdistan, uno stato che nei fatti non c’è, essendo spacchettato tra Turchia, Iraq, Siria e Iran.
Alla ricerca di mondi migliori, il 14 l’agenzia spaziale europea ha lanciato JUICE, per trovare segni di vita nel sistema di Giove. Se tutto va bene, arriverà a destinazione nel 2031.
Il 19 una sentenza della Corte Costituzionale prevede la possibilità di applicare attenuanti alla condanna di Alfredo Cospito per i fatti di Fossano, sospendendo il rigore del 41-bis. Cospito annuncia il suo intento di sospendere lo sciopero della fame.
Il 26 l’India sorpassa la Cina nella classifica dei paesi più popolosi del mondo.
In aprile muoiono Mary Quant, Amhad Jamal, Harry Belafonte.
QUASI è nata il 25 aprile e, per noi, intorno a quella data si costruisce un mese di festa. Nel 2023, per evitare fraintendimenti, abbiamo festeggiato attorno al tema “A testa in giù”. A cantare la ballata dell’appeso c’erano Alpraz, Baro, Boris, Federico, Valerio, Maurizio Bovarini, Claudio, Lorenzo, Titti, Falca, Rosso, Paolo, Mabel, Lella, Pelo, Stefano e Paolo Valietti. Già: questa è QUASI.