Potrebbe piovere in settembre e ottobre

Boris e Paolo | QUASI |

Settembre 2023

L’8 settembre un terremoto di magnitudo 6,9 squassa il Marocco nordoccidentale. Almeno 2,060 morti, innumerevoli edifice distrutti, compresi alcuni pezzi di storia.
Il 10 la tempesta tropicale Daniel colpisce Derna, in Libia, e abbatte due dighe. Un quarto della città è distrutta; i morti sono almeno 5.000. Il numero dei dispersi oscilla tra i 10.000 e i 100.000.

Fare il padrone del mondo è stancante, in particolar modo se sei molto anziano. Il 21 il novantaduenne Rupert Murdoch si ritira dagli affari. Ne affida la conduzione, che prevede la distribuzione di informazioni non sempre accurate, al figlio Lachlan. La domanda è: perché un imprenditore australiano naturalizzato statunitense dovrebbe mai dare un nome gaelico al proprio figlio?

Mentre i padroni del mondo si godono la vecchiaia, nel solo mese di settembre i lavoratori italiani che non se la godranno mai, perché morti sul lavoro, sono 118. Quasi 900 dall’inizio dell’anno. L’efficentissima e moderna Lombardia è la regione con il maggior numero di vittime sul lavoro.

Muoiono Renato Calligaro, Franco Migliacci e Gianni Vattimo.

«A settembre siamo tuttə più adultə e consapevoli. Sentiamo nelle narici lo sfrigolante odore delle nostre vite. E, lo sappiamo, sono vite di merda.
Poteva andare peggio? I fumetti contengono tutta la verità del mondo e Altan ha già risposto a questa domanda: “NO!”»
Così lanciamo la copertina di QUASI web edition di settembre, dedicata al tema “Che vita di merda!”
Al suo interno, Alessandra Falca, Alessio Lega, Claudio Calia, Elisabetta Stella (al suo esordio sulle nostre pagine), Emiliano Barletta (anche lui per la prima volta), Federico Beghin, Francesco Baro Barilli, Francesco Pelosi, Lorenzo Ceccherini, Margherita Govi (con una rubrica nuova di parole e di immagini), Rosso Foxe, Titti Demi, Stefano Tevini, Boris e Paolo.
Da evidenziare la forma nuova e sgangherata assunta dai post-it che, fino a quel momento, erano stati usati come raccolte di segnalazioni di libri in uscita.

Ottobre 2023

Il 7 ottobre un terremoto colpisce l’Afghanistan: i morti sono più di mille, i feriti più di duemila. Il peggior terremoto in quell’area dal 1998. La terribile tragedia non ha però modo di diventare la notizia principale dei quotidiani del giorno dopo.

Sempre il 7, Hamas sferra una serie di attacchi nel territorio di Israele. È un massacro atroce: 1.200 morti e 250 persone rapite e portate come ostaggi nella Striscia di Gaza. I miti dell’inviolabilità di Israele e dell’esercito più forte del mondo sono incrinati; la reazione di Israele non si fa attendere: il giorno dopo il governo dichiara guerra ad Hamas. Missili contro il Libano, da cui partono attacchi di Hezbollah; attacchi aerei massici, truppe di terra che interrompono ogni ulteriore tentativo di invasione. L’esercito israeliano interviene nell’area invasa. Entro il 9, Israele riprende il controllo di tutte le località e dei kibbutz.
L’80% dell’energia della Striscia è fornita dalla compagnia elettrica di Israele che interrompe immediatamente l’erogazione.
Il 17 i bombardamenti colpiscono un ospedale: dentro ci sono feriti, malati, rifugiati: i morti sono 471.

Il 23 ottobre il Tribunale di Sorveglianza di Roma nega la revoca anticipata del 41-bis per Alfredo Cospito.

In questo mese orribile in cui vorremmo saperti elencare il nome di ogni vittima dei bombardamenti, ricordiamo anche Keith Giffen e Sergio Staino.

Dieci anni fa, il 16 ottobre 2013 è morto Luigi Bernardi. Ci manca, ci manca tantissimo. Il sessantottesimo numero della web edition di QUASI è dedicato a “Luigi” e al suo sguardo da gaijin. Quel numero contiene contributi di Francesco Pelosi, Alessandro Bresolin, Alessandra Falca, Lella Parmigiani, Arabella UraniaStrange, Lorenzo Palloni, Laura Scarpa, Onofrio Catacchio, Titti Demi, Paolo Valeri (al suo esordio con la rubrica “Antropocomics”), MargheritaGovi, Boris, Paolo e, soprattutto, Luigi Bernardi.

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