Novembre 2023
Mentre la Striscia di Gaza viene evacuata, spingendo la popolazione a schiacciarsi al sud, a Rafah, al confine con l’Egitto, continuiamo a contare i morti per i bombardamenti.
Il 6 novembre sappiamo che sono oltre 10.000. Perfino Joe Biden chiede a Benyamin Netanyahu una “pausa umanitaria”, ma il governo israeliano ha obiettivi, non sempre dichiarati, che confliggono pesantemente tanto con l’idea di pausa quanto con qualsiasi ipotesi di umanità.
L’11, in Veneto, Giulia Cecchettin viene accoltellata e uccisa da un uomo. Nel corso del 2023 le donne uccise da uomini che non riuscivano a garantirne il controllo e la sottomissione sono 118. In un tentativo estremo di sensibilizzazione, Treccani sceglie “Femminicidio” quale parola dell’anno 2023. Questa la definizione:
«Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica di una donna in quanto tale, espressione di una cultura plurisecolare maschilista e patriarcale che, penetrata nel senso comune anche attraverso la lingua, ha impresso sulla concezione della donna il marchio di una presunta, e sempre infondata, inferiorità e subordinazione rispetto all’uomo.»
Tra il 14 e il 17 novembre Xi Jinping visita gli Stati Uniti. Non succedeva dal 2017. L’incontro tra il presidente cinese e Biden ha lo scopo di riaprire le comunicazioni per attivare una cooperazione per combattere la crisi climatica. In quei giorni circola la notizia che la temperatura media del globo è di 2° più alta di quella dell’età preindustriale.
Il 19, in Argentina, Javier Milei vince al secondo turno le elezioni presidenziali. Un altro acerrimo nemico delle “caste” a capo del governo di uno stato: vuole abolire la banca centrale argentina e dollarizzare l’economia; nega il cambiamento climatico; è un negazionista capace di mettere in dubbio il numero dei desaparecidos durante la dittatura argentina; considera l’educazione sessuale un complotto contro la famiglia; afferma cose raccapriccianti contro qualsiasi ipotesi di non conformità di genere; è un fautore del divieto dell’aborto e della liberalizzazione delle armi. Gli idioti lo definiscono anarcocapitalista. È solo un capitalista.
Il 22 Israele e Hamas si accordano per una pausa umanitaria di quattro giorni, durante i quali saranno liberati incrementalmente gli ostaggi israeliani. La popolazione della Striscia avrà modo di affollarsi ulteriormente nei pressi del confine egiziano.
In novembre muoiono Carlo Ambrosini, Elliott Erwitt e Shane MacGowan.
Per recuperare tutti i fili lasciati appesi nel corso dell’anno, durante la corsa alla chiusura, QUASI dedica novembre alla gola e all’attenzione a evitare gli sprechi: “Facciamo scarpetta!”
Con articoli di Ginevra Gambi, Stefano Tevini, Alessandra Falca, Elisabetta Stella, Federico Beghin, Francesco Pelosi, Francesco Baro Barilli, Paolo Valeri, Goffredo Fofi, Titti Demi, Lorenzo Ceccherini, Boris e Paolo.
Dicembre 2023
Il 22 dicembre il numero di palestinesi uccisi dall’esercito ha superato 20.000.
La bonifica e la desertificazione della Palestina continua.
I palestinesi affollati davanti al confine meridionale delle Striscia di gaza sono due milioni. Affamati, assetati e senza cure o speranze. Vengono loro garantiti 1,2 litri di acqua al giorno. In Italia, ogni abitante consuma quotidianamente tra i 120 e i 150 litri d’acqua al giorno. Per sopravvivere dovrebbero bastarcene una quindicina.
In dicembre muoiono Toni Negri, Susanna Parigi, Otar Ioseliani.
L’anno di QUASI si chiude con un settantesimo numero della web edition dedicato a “Te piace o’ presepe?”
A disporre statuine di dubbio gusto sulle montagne di cartapesta ci sono Alessandra Falca, Paolo Valeri, Carlotta Vacchelli, Francesco “Baro” Barilli, Emiliano Barletta, Rosso Foxe, Titti Demi, Claudio Calia, Boris e Paolo.