Mentre scrivo questo post-it sto ascoltando Eye in the Sky del gruppo Rock progressivo Alan Parsons Project. Il testo della canzone è ispirato al romanzo di George Orwell 1984. E chissà perché, mentre mi immergo nelle pagine di Doctor Strange: Alba e Tramonto di Tradd Moore, (un bel volumone 23.4X33 di 136 pagine), l’intro strumentale del pezzo mi martella in testa.
Entriamo nel fumetto che segna il ritorno di Stephen Strange dopo una lunga assenza (attualmente nell’universo fumettistico è morto). Naturalmente, sembra che il caro Dottore sia molto lontano dalla Terra dei Vivi. Dove si trova? Beh, è solo uno dei misteri disegnati e per la prima volta narrati da Tradd Moore (con i colori di Heather Moore). Fin dalla copertina, si respira l’aria dell’incredibile maestria artistica di Moore. E non appena si apre il volume, ci si trova catapultati in un caleidoscopio di magia e colori. Qui varie versioni di Strange si sciolgono e si fondono l’una nell’altra, fino a formare l’iconica figura del Dottor Strange, nel suo classico costume ideato da Steve Ditko, ma con chiome fluenti. Lo Stregone Supremo appare familiare, ma tutto ciò che lo circonda è stranamente e immensamente bizzarro.
La storia è un’odissea folle in una terra meravigliosamente contorta, dove neanche il buon Dottor Strange sa cosa stia succedendo. Ma forse è meglio così, perché se persino lui è spaesato, perché dovremmo saperlo noi? E così, proprio come suggerisce la canzone Eye in the Sky, il Maestro delle Arti Mistiche dovrà affidarsi al proprio istinto per scoprire la verità di questo mondo enigmatico.
È innegabile che ci troviamo di fronte a uno dei fumetti più straordinari e fantasiosi mai pubblicati dalla Marvel. Le immagini di Moore sono così straordinarie che sembra impossibile immaginarle su un qualsiasi altro media se non su un fumetto (per buona pace di Sam Raimi). Moore, con il suo mondo straordinario, si impone come uno degli artisti definitivi per questo straordinario personaggio.
Laureato in archeologia del Vicino Oriente Antico alla Sapienza Università di Roma. Ha collaborato con diverse missioni archeologiche in Italia e all’estero (Siria e Turchia). Da sempre appassionato di fumetti, ormai quarantenne, decide di studiare sceneggiatura presso la Scuola di Fumetto Online di ComicOut. Ha all’attivo, nella veste di sceneggiatore, collaborazioni con diverse realtà editoriali, tra cui il settimanale Internazionale. Con Alessio Lo Manto crea i personaggi dellɜ archeologɜ Isa e Melano. I due appaiono prima su un breve articolo a fumetti per la rivista “Ex-NOVO Journal of Archaeology”, poi in alcune vignette per la Confederazione Italiana Archeologi e infine nel Graphic Novel «Diario di Scavo. Considerazioni finali» (Oblò-APS, 2021).
Moglie e figlɜ permettendo, continua a scrivere fumetti.