Quaderni di Comicon… e di (Quasi)

Paolo Interdonato | Para & Meta testi |

Trovare ottime ragioni per prendere per il culo Boris è uno dei miei sport preferiti. Poi, però, devo fare degli sforzi immensi per non renderle pubbliche e far sì che anche tu, alla prima occasione, gliele possa rinfacciare. Per esempio, adesso, mi sto mordendo la lingua per non raccontarti del suo ultimo viaggio a Parigi. Facciamo così: non ti dico niente di Boris e ti racconto, invece, di quando un mio amico (che tu non conosci) ha deciso di andare a vedere la grande mostra  Bande dessinée, 1964 – 2024 al Centre Pompidou. È un po’ un posone, questo mio amico: si ostina a chiamare Parigi Paname e riempie di scritte illeggibili dei costosi taccuini moleskine, usando matite ordinarie che chiama con il nome che davano loro i cartolai durante lo scorso secolo. Su quei quaderni, nei giorni scorsi, ha tracciato un itinerario complesso e articolato. Aveva scoperto che la linea 14 della metropolitana arriva fino all’aeroporto di Orly. Intorno a questa singola informazione ha costruito il suo itinerario. Ha prenotato il volo di ritorno proprio da quell’aeroporto e ha soggiornato in un albergo vicino a una delle stazioni di quella linea. Ah… quanto gongolava il mio amico, pensando all’efficacia delle sue scelta. Peccato solo che l’aereo di questo mio amico (che non è Boris) decollasse alle 7:00 e le nuove fermate della linea metropolitana (compresa quella di Orly) siano state inaugurate solo alle 12:00 dello stesso giorno. «Maledetti mangiarane!», direbbe lui.

Come vedi è una situazione realmente ridicola e imbarazzante. Siccome con Boris ci faccio progetti bellissimi, se fosse successa a lui, non potrei proprio raccontartela, però è evidente che, se il protagonista fosse Boris, farebbe ancora più ridere. Te la racconto solo perché tu capisca le ragioni del mio buon umore (un’altra cosa che non posso dirti è la battuta più riuscita di Calia nel 2024: «È completamente inverosimile: nessuno crederà mai che hai DUE amici!»

Tutto questo preambolo e questa strenua difesa di Boris servono solo a creare il clima giusto per parlarti del primo “Quaderno di Comicon”, dedicato a Baudoin e curato da (Quasi), appena uscito. Se Boris non fosse stato intento ad attraversare indenne le banlieue nel cuore della notte, avremmo potuto parlartene insieme. Invece mi tocca fare tutto da solo.

È un oggetto editoriale bellissimo.
Si tratta del risultato di una collaborazione tra (Quasi) e Comicon. Noi ci abbiamo messo la struttura, lo sguardo sbilenco e i contenuti; Comicon edizioni la grafica, il supporto redazionale, l’editing, la produzione.
Sappiamo che, quando si coprono di lodi le proprie creature, al contempo ci si copre di ridicolo. Però, per una volta, ne siamo certi, quello “bello a mamma sua” non è uno scarrafone. Carta ottima, legatura magnifica, ottima qualità di stampa, copertina bellissima (è un disegno fatto da Baudoin per la locandina di una sua mostra che, quando i ragazzi del Comicon glielo hanno chiesto, lui aveva solo in una versione minuscola e in bassa risoluzione… allora Baudoin, semplicemente, lo ha rifatto).

Dentro c’è proprio quello che sei abituato a trovare dentro in (Quasi). Ecco l’indice:

  • “Baudoin: il segno, la vita, l’amore, la memoria” di Boris e Paolo
  • “Vita di Edmond” di (Quasi)
  • “Il cranio aperto, senza protezione” di Lorenzo Ceccherini
  • “Gli esordi di Baudoin” di (Quasi)
  • Che cosa vuoi? di Baudoin (uno dei suoi primi fumetti, pubblicato su “Pilote”)
  • “I sentieri del disegno” di Boris Battaglia
  • “Lezioni di danza” di Boris Battaglia
  • Embruns – Salsedine, poesie di Carol Vanni con illustrazioni di Baudoin
  • “Piero, Baudoin e i giovani lettori” di Federico Beghin
  • “Un ricercatore, niente di meno” di Boris e Paolo
  • “Solo una questione di sguardi” di Lella Parmigiani
  • “L’odore selvaggio del sale” di Arabella Urania Strange, con disegni di Margherita Govi
  • “Il cuore noir di Edmond” di Boris Battaglia
  • “I quattro fiumi: è un fumetto, anzi no, è un romanzo” di Claudio Calia
  • “Il corpo di Baudoin” di Rosso Foxe, con disegni di Titti Demi
  • “Baudoin e Troubs: la cerca della vi(t)a” di Francesco Pelosi
  • “La storia di un disegno” di Emiliano Barletta

Centoventi pagine di parole e immagini che, per una volta, puoi trovare ovunque.
Perfino a Paname.

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