Niente male, vero? Siamo qui tutti giorni e, benché mostriamo con vanto quel sottotitolo, ti inondiamo di gioia e bellezza.
Una rivista di critica, storia e memoria che vive in questa forma mensile e, nei primi otto mesi di quest’anno, ha sganciato sette numeri e due speciali. Tutti i numeri usciti finora (settantasette, secondo la numerazione regolare) hanno una data di pubblicazione (ma non di scadenza), una copertina e un indice, e puoi trovarli incolonnati in fondo alla home page di (Quasi).
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Già: niente male. Eppure, non ci basta. Abbiamo voluto accostare alla regolarità del mensile, un’altra piacevole incombenza. Quando dico «abbiamo», in redazione riecheggia una scarica di insulti. Non ti preoccupare, sono – come di consueto – rivolti a me.
«Adesso, Cretinetti, non tirare in ballo noi. TU hai voluto fare il settimanale!»
Va bene. Avevamo un account substack e stavamo usandolo per mandarti in mail la copertina e l’indice del numero mensile appena uscito in rete. Mi sembrava più interessante inviare un messaggio nuovo e diverso. Ho proposto (QuasiQuasi), il settimanale che non legge nessunə, e il 7 marzo di quest’anno è uscito il numero 0. Da quel momento, tutti i giovedì mattina, hai la possibilità di trovarti in mail il nostro settimanale. Fino alla pausa agostana, ne abbiamo confezionati venti numero (ventuno, se ci mettiamo anche quello 0).
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Ogni numero di (QuasiQuasi) si sviluppa in tre sezioni:
- Una parte introduttiva che racconta il tema con cui stiamo giocando costruendo la rivista, offrendo spunti di lettura laterali.
- La presentazione di una selezione degli articoli della settimana.
- E, soprattutto, (QuasiQuasi).
Durante i primi mesi di (Quasi), quando, in preda alla follia causataci dalla pandemia, dal lockdown e dalla riduzione delle nostre possibilità di movimento, pubblicavamo almeno un paio di articoli al giorno, avevamo inventato uno spazio – chiamato appunto “quasiquasi” – in cui segnalare gli articoli pubblicati in giro per la rete che avremmo ospitato volentieri sul nostro sito.
Quella rubrica si è un po’ persa, perché abbiamo iniziato a fare altro e la distrazione ha avuto la meglio.
Ora, su (QuasiQuasi), recuperiamo quella volontà di dirti cosa succede in giro. Nel settimanale trovi: le cose che fanno le persone che fanno (Quasi) quando non fanno (Quasi); gli eventi che ci piacciono e ai quali ci piacerebbe partecipare; gli articoli notevoli che abbiamo trovato in rete; le notizie che ci pare non siano state rimarcate o enfatizzate a dovere.
Se hai voglia di contribuire con segnalazioni o altro, non esitare a scriverci: quasi@obloaps.it.
Al momento il numero di iscritti al nostro substack sta dando ragione alla parte di redazione che guarda alla newsletter settimanale come se fosse l’ennesimo tentativo di tenere a bada la mia incontinenza verbale. Se non lo hai ancora fatto, puoi iscriverti qui:
Almeno per dare loro torto e far smettere quel berciante coprirmi di insulti.
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Scrive e parla, da almeno un quarto di secolo e quasi mai a sproposito, di fumetto e illustrazione . Ha imparato a districarsi nella vita, a colpi di karate, crescendo al Lazzaretto di Senago. Nonostante non viva più al Lazzaretto ha mantenuto il pessimo carattere e frequenta ancora gente poco raccomandabile, tipo Boris, con il quale, dopo una serata di quelle che non ti ricordi come sono cominciate, ha deciso di prendersi cura di (Quasi).