Il Batman: sanguinario e spensierato

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A volte ci distraiamo. Le faccende private e incombenti ci fanno perdere di vista la quantità di cose belle che stiamo facendo.  Durante uno di questi momenti di distrazioni è successa una cosa che non meritava la nostra distrazione: è uscito il secondo “Quaderno di (Quasi)”. È dedicato al più iconico tra i personaggi del fumetto di supereroi ed è opera di Federico Beghin. Si intitola Il Batman: Sanguinario e spensierato e lo puoi trovare nello store di Oblò-aps.

Per raccontarti questo libro, abbiamo fatto qualche domanda a Federico.

Perché Il Batman? Cosa c’è dentro?

Il libro nasce per gioco o, se vogliamo dirlo con un termine più figo, per sfida: nasce dalla voglia di capire se davvero, come tanti fan sostengono, il Batman di Bob Kane e Bill Finger indossava i guanti viola, sparava con la pistola e uccideva senza scrupoli. Così, carta e penna alla mano, ho riletto per l’ennesima volta Gli archivi di Batman e ho provato ad analizzare e a ricostruire la figura del Cavaliere Oscuro, dalla sua creazione alla sua evoluzione nel corso dei primi ventiquattro capitoli. Quindi, mi sono mosso tra gli albi del 1939 e quelli del 1941, passando dal Crociato solitario e sanguinario al Pipistrello sorridente e spensierato affiancato da Robin. Fondamentali per conoscere il Batman delle origini sono “Detective Comics” #27 e i dieci episodi successivi, mentre per rintracciare i primi segni di una problematizzazione significativa bisogna proseguire fino a “Detective Comics” #50. Per completare il quadro, ho approfondito due personaggi importanti come Robin e Joker, che hanno avuto un ruolo decisivo nello sviluppo del protagonista.

Ha ancora senso, dopo tutte queste riletture parlare di Batman?

Se abbia ancora senso parlare di Batman, in generale… non lo so. So che ha senso per me, perché credo che Batman, essendo un eroe pieno di difetti, mi metta davanti ai miei limiti. Allo stesso tempo, spesso gli autori dipingono il personaggio come un superuomo, nonostante non abbia i superpoteri, e a volte persino come un dio. Queste declinazioni mi spingono a migliorarmi. Un esempio concreto mi viene in mente pensando alla gestione di Grant Morrison: quando la lessi, ai tempi della scuola superiore, mi sforzai di comprenderla al meglio e, di rimando, mi impegnai nel tentativo di rendere la mia mente a prova di bomba, seguendo la scia del protagonista. Sono sicuro di non esserci riuscito, anzi, ma se non ne è capace neppure Bruce Wayne, che ne combina sempre di nuove, allora sono giustificato. E poi mica ho tutti quei soldi, io!

Che effetto ti hanno fatto i disegni di Simon?

A mano a mano che Claudio Calia mi inviava i disegni di Simon Panella, restavo sempre più colpito dal dinamismo che notavo in ogni immagine. Con il suo tratto Simon riesce a passare con naturalezza dalla serietà all’ironia, dalla tensione all’allegria. Siccome c’era la possibilità che una delle illustrazioni diventasse la copertina del volume, Claudio mi ha chiesto di scegliere la mia preferita e per me è stato difficile, perché ero molto soddisfatto di tutti i disegni. Per fortuna Simon mi ha tolto le castagne dal fuoco, realizzando un Batman ad hoc.

Esiste una storia potentissima di Batman che non è mai elencata in tutti gli articoli noiosi con top10 e le migliori storie?

Una storia potentissima di Batman, che viene dimenticata dagli estensori delle Top 10, secondo me è Batman – Legends of the Dark Knight #37: Mercy di Dan Abnett, Andy Lanning e Colin MacNeil. Il racconto breve e autoconclusivo è ambientato principalmente nel periodo successivo a Batman: Anno Uno e riprende le atmosfere del fumetto di Frank Miller e David Mazzucchelli. Al di là del fatto che quello sia il mio segmento preferito nella lunga epopea batmaniana, per me è interessante notare come l’eroe trovi una sorta di suo doppio in una giovane poliziotta che cade in una spirale di senso di colpa e desiderio di vendetta. Almeno questo è ciò che crede Bruce Wayne, talvolta frettoloso nei giudizi, nonostante sia considerato il miglior detective del mondo. Mercedes “Mercy” Stone vede morire davanti ai propri occhi il suo partner, resta gravemente ferita, si fa addestrare dall’Uomo Pipistrello e viene sbattuta fuori dal corpo di polizia di Gotham, lotta fino a trovarsi faccia a faccia con il carnefice e… mi fermo qui. Lascio la curiosità di scoprire come prosegue la storia.

E adesso che facciamo?

Adesso sto lavorando a un saggio monografico sui fumetti dello sceneggiatore britannico Jamie Delano,un autore in parte poco noto e in parte dimenticato. Vorrei partire dalle opere e arrivare alla realtà che ci circonda, visto che i fumetti di Delano, con la loro lungimiranza, stimolano riflessioni, aprendo la strada a possibili interpretazioni, polifoniche e feconde.


Il Batman: Sanguinario e spensierato di Federico Beghin, con illustrazioni di Simon Panella, può essere comprato sul sito di Oblò-aps.

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