Il male minore

Rosso Foxe | Quasiamore |

I disegni sono di Titti Demi.


Abbiamo sentito chiaramente Trump dichiarare che la Palestina è diventato un posto troppo pericoloso per i palestinesi. Bisogna metterli al sicuro, portarli altrove. In un luogo in cui ci siano meno europei vestiti di religione e capitale, di dogmatismo e sopruso. Quella è gente armata e pericolosa. Bisogna mettere i palestinesi in un luogo sicuro.
Una volta portati in un’area a loro più consona, finalmente avrà un senso il cumulo di macerie rimasto in quei territori. Potranno essere spostate con le ruspe per lasciare spazio alla grande riviera di Israele.

Una distesa di resort e parchi a tema, terme e hotel, spiagge attrezzate e ristoranti stellati, in cui le sole urla lecite saranno gli schiamazzi dei bimbi sui gonfiabili.

Toccherà di riscrivere il discorso di Calgaco. Te lo ricordi?

«Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico è ricco, arroganti se povero, gente che né l’oriente né l’occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria. Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto, dicono che è la pace.»

Che insopportabile imprecisione! Probabilmente ai tempi di Tacito non avevamo le idee chiare. Quell’ultima frase deve diventare: «Infine, dove fanno la SPIAGGIA, dicono che è la pace.»

Sì. Hai capito bene. Anche noi in questo momento non riusciamo a mantenere la concentrazione solo sul piacere delle nostre carni. Anche noi sentiamo forte la rabbia e la paura. E la paura è la nostra peggiore nemica, perché – lo sappiamo da sempre – il contrario dell’amore non è l’odio: il contrario dell’amore è proprio la paura.

Fai bene a sbuffare. Ti aspettavi che ti parlassimo di umori e sfregamenti e invece… ancora a parlare d’amore?
Bisognerebbe recensirlo, l’amore.
E stroncarlo.

L’amore esiste solo in due momenti: quando abbiamo gli organi genitali inturgiditi dal desiderio e ci rotoliamo tra le lenzuola e quando soffriamo per le delusioni o per le assenze. Tutto il resto è noia, abitudine, compromesso.

E il mal d’amore è veramente il minore dei mali.
Davvero possiamo sentire le carni dilaniate da persone assenti? Davvero possiamo continuare a pensare a quei momenti, a quella gioia? Davvero le cose che mai più rifaremo o mai abbiamo fatto possono essere un supplizio così grande?

L’amore è una cazzata.
E non è benaltrismo. Chi sta male davvero, la maggior parte dei viventi, non ha tempo per le cazzate. Acqua, cibo, una temperatura sopportabile, un tetto, la possibilità di muoversi senza che attorno il mondo esploda e senza essere la preda di qualcuno.

Solo dopo viene tutto il resto. Lo scambio, il convivio, il gioco, la cultura, il sesso. Solo dopo viene l’amore.

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(Quasi)