(Quasi) una redazione

Per fare (Quasi), la rivista che non legge nessuno, servono un sacco di persone:

Boris Battaglia non fa un cazzo da anni, ma è invecchiato lo stesso. Vive a Milano, e non potrebbe farlo in nessun’altra città italiana. Legge e parla di fumetti dal 1972 (anno in cui ancora non sapeva leggere). Ha una cattiva reputazione, ma non per merito suo. Ama e praticava la boxe, poi si è rotto. Beve tanto in compagnia di gente poco raccomandabile, tipo Paolo con il quale – per colpa di una di quelle bevute – si è ritrovato a curare (Quasi).

Paolo Interdonato scrive e parla, da almeno un quarto di secolo e quasi mai a sproposito, di fumetto e illustrazione . Ha imparato a districarsi nella vita, a colpi di karate, crescendo al Lazzaretto di Senago. Nonostante non viva più al Lazzaretto ha mantenuto il pessimo carattere e frequenta ancora gente poco raccomandabile, tipo Boris, con il quale, dopo una serata di quelle che non ti ricordi come sono cominciate, ha deciso di prendersi cura di (Quasi).

Alessandra Falca è una cantautrice di strada, di palco, di struttura. Era anche attrice quando il teatro era vivo. Collezionatrice e lettrice di fumetti, libri, riviste e qualunque cosa sia di carta. Image hunter compulsiva sul web. Oggi su (Quasi) del doman non v’è certezza.

Federico Beghin è padovano, Sognava di diventare un calciatore professionista, ma a sedici anni si è svegliato e l’incubo è cominciato. Continua ad amare il calcio tanto quanto ama leggere fumetti di tutti i tipi. Cerca di sbarcare il lunario, scrive per (Quasi) e Lo Spazio Bianco, parla per il podcast hipsterisminerd e per LSB Live.

Titti Demi è una perdigiorno. Ha vissuto ovunque. Capita che si accompagni a Rosso Foxe.

Lorenzo Ceccherini è un percorritore di sentieri interrotti, un professionista dell’amatorialità spinta, un fan della bassa visibilità. Ha studiato amenità umanistiche ma anche il bric-à-brac aziendale. Con il secondo riesce a pagarci i conti. Lettore compulsivo di TS Eliot, Céline, Pynchon, Heller, Vonnegut, PK Dick. Ciclista da strada incidentato, ormai dismesso, curriculum da improbabile sopravvissuto. Quando formarono la band era rimasto solo il basso e quello prese. Nei decenni si è rivelata una non-scelta piena di senso.

Arabella Urania Strange vive in un condominio affollato e rumoroso. Le sue coinquiline e i suoi coinquilini hanno fatto di tutto nella vita: bibliotecarie, animatrici culturali, speaker alla radio, cantanti, mogli, mariti, amanti, complici… Ora ascolta tutte e tutti e sembra abbia visto, letto e goduto di ogni cosa. Me lei sa che quell’obiettivo non è stato ancora raggiunto e che si trova alla deriva in un punto indeterminato del processo.

Francesco Pelosi, scrive fumetti e scrive di fumetti, poi scrive anche canzoni e le canta, insieme a quelle degli altri che gli piacciono. Da quando collabora con (Quasi), ha fatto anche una serie di cose che desiderava molto, come pubblicare i graphic novel Guido Picelli: Un antifascista sulle barricate (disegnato da Rise e pubblicato da Round Robin nel 2022) e La luce e lo spazio: un’intervista a Franco Battiato (disegnato da Chiara Raimondi e pubblicato da Feltrinelli nel 2023), o andare nelle scuole a fare laboratori sulla storia del fumetto. Si autoproduce robe con Spaghetti Comics e ha anche un sito: www.francescopelosi.it

Francesco “baro” Barilli vive una crisi di mezza età da quando era adolescente. Ora è giustificato. Ha letto un bel po’ di fumetti, meno di quanto sembra e meno di quanto vorrebbe. Ne ha pure scritti diversi, da Piazza Fontana a John Belushi passando per Carlo Giuliani (tutti per BeccoGiallo) e altri brevi, specie per il settimanale “La Lettura”. Dice sempre che scrive perché è l’unica cosa che sa fare decentemente. Gli altri pensano sia una battuta, ma lui è serio quando lo dice.

Alpraz non sa quali siano le sue proprietà, per questo disegna. Sa soltanto che, come ogni esistenza autocosciente, è attraversata dall’essere, per questo disegna. Sa anche che il mondo così com’è l’ha determinata folle e femmina, ma, al contempo, che ogni categoria determinata socialmente va decostruita e messa in discussione a partire dalle identità coinvolte. Per questo disegna. Sa dunque di essere un’essere disegnante, ma non conoscendo le sue stesse proprietà non conosce nemmeno le proprietà del suo segno. Per questo disegna.

Stefano Tevin e l’Onorevole Beniamino Malacarne sono un reboot del classico Dottor Jekyll e Mister Hyde ma, invece di seguire il trend contemporaneo dell’inclusività, deviano dal canone nel fatto di essere ambedue dei fetenti. Nati entrambi nel 1981, uno è una specie di scrittore (romanzi, fumetti, articoli, quella roba lì), l’altro è un lottatore di wrestling. Tevini ti parlerà di fumetti, fantastico e simili, Malacarne di Wrestling (oltre a occuparsi della gestione operativa dei reclami e soprattutto di chi li esprime).

Lella Parmigiani non sa cosa ci fa qua. Dei fumetti era appassionata in passato. Curiosa e iperattiva vorrebbe vedere e vivere tutto: è una perenne dilettante di nuove passioni.
Da sempre respira il mondo dell’interior design che è diventato parte della sua vita e del suo lavoro: ristruttura spazi collettivi e privati, progetta interni, disegna mobili e complementi d’arredo unici, ogni tanto anche in giro per il mondo. Vive di quello che le piace fare.
Progetti futuri? Non fare progetti.

Mabel Morri è sempre insoddisfatta. Benché abbia sempre disegnato molto e sempre guardando al mondo femminile e alle piccole grandi cose, dice sempre di averlo fatto meno di quanto avrebbe voluto e potuto. Sarà come dice lei, ma lo ha fatto un po’ dappertutto, perfino sulla colonne di una chiesa. Mai sul “Guerino Sportivo” e lei e quella rivista dovrebbero proprio rimediare. Ex calciatrice per finta, mira a farsi la bicicletta con le ruote col profilo alto.

Omar Martini ha accumulato diversi sostantivi a cui può aggiungere il prefisso “ex” (fanzinaro, correttore di bozze, redattore, editore, letterista-impaginatore sotto pseudonimo, articolista…), mentre continua ancora, sporadicamente e per passione, a tradurre libri a fumetti.

Tiziana Metitieri sa poco di fumetti e quello che sa ha a che fare con la psicologia e con il modo in cui il cervello li elabora. Ne scrive nella sua rubrica “Spaziami” – che ha per sottotitolo “e di dati saziami”. Mal sopporta gli interessi personali spacciati per scienza, i sensazionalismi venduti come informazione, il gregarismo. Colleziona storie di scienziate dimenticate. La maggior parte del tempo però la trascorre lavorando come neuropsicologa clinica e a volte insegna.

Carlotta Vacchelli si destreggia con ostentata disinvoltura nel precariato postdottorale, surfando tra università e centri di ricerca tra Italia e Stati Uniti. Ha scritto saggi su fumetti, letteratura, arte e cinema per riviste accademiche e volumi di studi, una tesi di dottorato sull’influenza di Andrea Pazienza sul fumetto italiano, un po’ di articoli per (Quasi), sporadici interventi per “Fumettologica” e altre testate che si occupano di fumetti. Ha curato con entusiasmo mostre e cataloghi su fumetto underground e d’autorə. Quando può parla di questi temi a convegni e festival, annoiando gli astanti.

Monia Marchettini sembra una trentenne ma in realtà è un unicorno. È alla continua ricerca di cose nuove da imparare. A differenza degli altri unicorni, non servono magici aiutanti per scovarla, basta portarle una pizza.

Lucia Lamacchia, da quando è nata, non è riuscita a resistere più di qualche anno nella stessa città. Lavora come graphic designer e art director e da qualche anno ha ripreso a disegnare. Ora non riesce a smettere, ma l’imprinting da migrante le impedisce di affezionarsi a stili e tecniche. Mentre la cerchi con gli occhi, è già da un’altra parte.

Peppe Liberti è nato troppi anni fa in Calabria e ne è rimasto prigioniero. Ha una laurea in fisica, presa per sfida e non per passione, e nient’altro di importante da segnalare. Alcuni incontri gli hanno cambiato la vita, ma in peggio, e passa il tempo a pensare «Ma perché non mi hanno avvisato prima?» Forse lo avevano fatto ma non se ne è mai accorto.  Scrive una frazione infinitesimale della cose che progetta di scrivere e sta costruendo il piano perfetto per rinascere suonatore di Berimbau.

Alberto Choukhadarian è un lettore compulsivo. Sembra conoscere ogni singola pubblicazione uscita in Europa negli ultimi cinquant’anni. Riesce a procurarsene una copia, con mezzi che a noi comuni mortali sono negati, e a condurla nella sua accogliente magione. La adagia su un centrino e la circonda le fa fare amicizia con altre pubblicazione, in una composizione memorabile, per poi immortalarla per l’album di famiglia. È l’uomo più gentile del mondo.

Alberto Bonanni ha rappresentato l’anima grafica di (Quasi) ai suoi inizi. È convinto che la grafica, per essere veramente efficace, deve rendere facile il lavoro del lettore, alleggerendo e muovendo tutto ma, al contempo, deve rimanere invisibile. E ci riesce benissimo. A rimanere invisibile, si intende. Tanto è vero che pure noi spesso non sappiamo dov’è. Prima di (Quasi) è stato il responsabile di una fanzine che abbiamo amato (“Comix”), il direttore dei più bei numeri di “Fumo di China”, uno dei fondatori di Rasputin! Libri, lo sceneggiatore del fumetto dedicato a Tintoretto (TIWI – Sky Arte, 2019, con Gianmarco Veronesi e Matteo Bellisario), e molto altro. Adesso è altrove.


(Quasi), la rivista che non legge nessunə, nella sua edizione cartacea e in quella in forma di blog, è stata graziata dalla collaborazione di:

Aba Versari, Adriana Lago, Alessandra Ioalè, Alessandra Pennacchio, Alessandro Bresolin, Alessio Spataro, Alice Milani, Andrea G. Ciccarelli, Andrea Porrini, Andro Malis, Anna Muzio, Antonia Caruso, Ausonia, Armin Barducci, Chiara Raimondi, Daniele Panebarco, Davide Scagni, Domenica Puleio, Elisabetta Stella, Elfo, Emiliano Barletta, e.o.plauen, Federica Del Proposto, Felix Petruška, Francesca Colaluca, Francesca Ghermandi, Francesco Checco Frongia, Francesco Chiacchio, Francesco Milo Cordeschi, Franco Raggi, Fumettibrutti, Giorgio Trinchero, Giovanni Russo, Heinrich Kley, Ivan Ferrara, Joe1, Laura “La Came” Camelli, Lorena Canottiere, Lorenzo Palloni, Lorenzo Sartori, Marco Corona, Marco Di Salvo, Manu Menù, Marco Bertoli, Margherita Govi, Massimo Galletti, Massimo Giacon, Matteo Meschiari, Maurizio Rosenzweig, Mauro Napoli, Michele Ginevra, Nicoz, Officina Infernale, Onofrio Catacchio, Otto Gabos, padre Alfonso Maria Tava, Paolo Castaldi, Paolo Cattaneo, Paolo Valeri, Paolo Valietti, Patrizia Mandanici, Peter Newell, Renato Giovannoli, Sara Pavan, Serena Ruzzene, Sergio Rossi, Simone Lucciola, Simone TSO, Sinatrio, Stefania Vian, Sualzo, Tiziano Angri, Tommy Vindex Regano, Tonio Vinci, Ugo e Michel, Valentina Restivo, Valerio Bindi, Vincenzo Filosa, Walter Ferranini, …

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